L’ha cantata Adriano Celentano negl’anni 70, ma nel 2011 questa canzone è perfetta, attuale e l’esatta fotografia della situazione politica ed economica italiana.Poveri noi!
In questi giorni, anzi direi da parecchio tempo la stampa, non ci da tregua.Le notizie si susseguono con grande velocità, ma allo stesso tempo i Sigg. politici, dicono, disdicono, ed in questi giorni abbiamo assistito a varie proposte, subito seguite da riparatrici inversioni ad u, ma soprattutto ci chiedono, anzi pretendono che ognuno di noi sia disposto a fare sacrifici enormi. Già, come ho detto prima non chiedono, ma li pretendono. Loro però non rinunciano a nulla, vacanze comprese. Ve la ricordate la seduta deserta di pochi giorni fa con solo 11 parlamentari presenti?. Tanto, i miliardi di euro dovremo (come sempre) cacciarli dalle nostre tasche e quindi chissenefrega vero?. Prima quando non c’era tutta questa diffusione di ottimi strumenti multimediali e immediati come internet, i nostri signori politici facevano tranquillamente il bello ed il cattivo tempo. Ora non più, twitter, facebook, i blogs sono degli ottimi strumenti per informare ed essere informati. La gente non solo non ne può più ma si sta sempre di più incazzando. Mai tirare troppo la corda, perchè il giorno che si spezzerà saranno guai seri… In tutto questo a parte l’annuncio di tagli ridicoli proposti dai Sigg. politici, che tanto non vanno certo ad intaccare in maniera così evidente le loro abbondanti ricchezze ed il loro strabordanti privilegi, non hanno fatto o proposto nulla di concreto, che riguardi loro eventuali sacrifici reali e provenienti dalle loro tasche.Stanco di questo silenzio ho pensato qualcosa per loro: Di idee, in rete ne ho lette tante in questi giorni ed alcune molto molto valide, come ad esempio far pagare l’ici al Vaticano, ma pensando o forse sognando, io una idea ce l’ho da proporre ai Sigg. politici. Avete esagerato?. Bene ora rinunciate per 2 anni almeno al vostro stipendio di parlamentare(naturalmente continuando a lavorare), ed eliminazione totale di tutti i vecchi privilegi , ovvero: senza più auto blu, pranzi e cene a costi irrisori, aerei e treni gratis, stadio, teatri, telefonini, computer,affitti a prezzi ultra di favore, etc. etc.. Basta chiedere ai cittadini, rimetteteci un po’ voi, che fino ad oggi avete solo preso. E anche la pensione non più come ora a fine legislatura, ma come ogni comune lavoratore. Quindi se vorrete la pensione dovrete stare si inchiodati alla vostra poltrona privilegiata, ma solo a 70 anni, (forse esattamente come i tutti i vostri concittadini e se sarete ancora in vita), riceverete la pensione e non una super pensione, ma come tutti i semplici contribuenti italiani, che per riceverla si sono fatti un mazzo così lavorando una vita intera e non a legislature, ed hanno versato decenni e decenni di contributi. Certo potreste ancora ravvedervi, ma attenti la pacchia sta finendo ma soprattutto la pazienza dei cittadini sta finendo. La popolazione è stanca di essere presa in giro ed ingannata da voi, ma voi con la vostra arroganza e prepotenza non ve ne state accorgendo affatto…