Ciao Papà, non mi sembra possibile, ma da quella terribile mattina del 14 maggio 2012, nella quale ti sentisti male, per poi volare in cielo alle 4:15 del 15 maggio, sono già passati 10 anni! Ora più che mai si affacciano nella mia mente, tanti ricordi, come questa bella foto scattata nel mese di agosto 1995 in compagnia di un caro amico di famiglia Erasmo Giacobbe anche lui purtroppo scomparso. Ma le immagini mi riportano anche le tue parole, e non sai quante volte ho pensato che avevi ragione, ma purtroppo come sempre accade c’è chi non l’aveva capito. Penso anche a tutti i sacrifici che hai fatto per me e vederli attualmente andare in fumo, svanire, ciò mi fa stare male e purtroppo non occorre che io ti spieghi le motivazioni perché già le conosci. Sono certo che eri stanco del comportamento in particolare di 2 persone, protette dalla mamma, che era ricattata ed impaurita da loro, e le testimonianze fattemi da più persone che mi hanno raccontato le confidenze che avevi fatto a loro proprio in merito a questo me lo hanno confermato. Se la salute ed in particolare i problemi cardiaci che ti costrinsero, a farti accompagnare con urgenza da me al pronto soccorso, per poi ricoverarti e farti impiantare un pace maker, sono certo che se tutto ciò non fosse accaduto, saresti intervenuto con decisone per porre fine, a ricatti, minacce che ormai ti avevano non solo disgustato purtroppo, ma stremato fisicamente. Pensare a questo, mi da una grande forza di combattere e lo farò perché sia tu che la mamma non meritavate di essere trattati e sfruttati in quella maniera. Perciò chi ha sbagliato e vi ha fatto del male un giorno pagherà un conto salatissimo. Ognuno avrà ciò che si merita e finalmente giustizia sarà fatta!. Ciao Diddy.
Tuo Figlio Marco