Tutti contro la guerra, ma che bravi! Facile puntare il dito contro i potenti e prenderne le distanze. Ho detto facile, ma non ho detto che non sia giusto. Invece dovremmo fermarci a pensare e farci tutti quanti un esame di coscienza. Ogni giorno ci sono lotte, guerre nei posti di lavoro, nelle famiglie, tra amici, parenti. Ognuno di noi o almeno la maggioranza, si professa contro la guerra, ma poi in concreto cosa fa? Sicuramente è lo stesso che ignora e non saluta la persona che sale in ascensore con lui/lei, non conosce gli altri, i vicini di casa e nemmeno i condomini. Una volta non c’erano porte blindate, mega serrature, e la gente si aiutava, non occorreva che qualcuno chiedesse, erano gesti spontanei, c’era umanità, solidarietà. Come facciamo a chiamarci “esseri umani” se poi in realtà siamo solo una massa di stronzi, egoisti, prepotenti, che predicano bene ma poi razzolano male, sempre pronti a giudicare gli altri ma non se stessi? Il progresso aiuta, ma allontana! Tutti a rincoglionirsi sui social, su internet, ma il reale vantaggio dato da questa tecnologia, passa in secondo piano. Provate ad inviare una mail, un curriculum e sicuramente sarà cestinato ancora più velocemente di prima, perché basta un clic e non occorre nemmeno smaltire la carta fatta a pezzi. La parola d’ordine è “ignorare”, e chi dovrebbe e potrebbe creare nuove opportunità dall’alto del suo “ponte di comando”, ignora beatamente che se lui ora è lì, forse lo deve a qualcuno/a che ha creduto in lei/lui, oppure semplicemente perché ha avuto una mega raccomandazione. Dietro ogni persona c’è una storia, ma spazzare via tutto con un clic, essere maleducati non rispondendo alle email o negarsi al telefono, è molto più facile e immediato. Non dite mai più con leggerezza “Che mondo di merda”, ma pensate e riflettete sul fatto che il mondo è fatto di persone, ovvero noi TUTTI! Fatevi un esame di coscienza, cambiare non solo si può, si deve!
(Marco Clini)